Altri numeri e altre percentuali per disegnare nel modo più preciso possibile il fenomeno della riqualificazione, il mercato che da oltre dieci anni sostiene la nostra economia di settore
I dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, relativi alla ristrutturazione edile nel periodo 2005- 2014, pur non rappresentando ovviamente numeri e percentuali che illuminano sull’attualità di questo mercato, sono comunque indicativi dell’importante volume di lavoro che, come sappiamo, ha di fatto sostenuto l’attività edilizia nel nostro paese.
In quei dieci anni, infatti, sono stati effettuati complessivamente 17,1 milioni di interventi per il recupero del patrimonio edilizio, con un ammontare di spesa totale pari a 94,3 miliardi di euro circa, e una spesa media per opera pari a 5.500 euro. Gli effetti delle agevolazioni fiscali, dei vari bonus, eccetera, si sono avvertiti soprattutto negli ultimi anni. Nell’anno d’imposta 2014, i contribuenti che hanno riportato in dichiarazione spese per ristrutturazione edilizia, sono 7,6 milioni. La detrazione media è pari a circa 542 euro per contribuente. Gli immobili su cui sono stati effettuati interventi di ristrutturazione sono stati 719.800 e la spesa media maggiore (10.600 euro) è sostenuta per gli immobili situati nei piccolissimi Comuni (fino a 5 mila abitanti).
Inoltre, dal 2008 al 2014 sono stati effettuati 2,7 milioni di interventi di riqualificazione energetica, per una spesa totale pari a 19,3 miliardi di euro e una spesa media di 7.200 euro. Ancora, dal mese di agosto 2013, data di introduzione dell’agevolazione fiscale, a dicembre 2014 sono stati effettuati oltre 45 mila interventi relativi all’adozione di misure antisismiche. L’ammontare totale di spesa per questa categoria di opere è pari a oltre 300 milioni di euro e la spesa media è di circa 6.700 euro. Per questi interventi sono state richieste detrazioni per un importo totale pari a circa 19,7 milioni di euro, cui corrisponde un beneficio fiscale medio pari a 435 euro.
Come è ormai a tutti noto, nei tre anni successivi l’attività di riqualificazione ha proseguito il suo trend positivo. Il recupero, anche negli anni della crisi più profonda, ha sempre mantenuto un costante, seppur contenuto incremento, in termini percentuali.
