Anche al Convegno dei Giovani Ance, la parola d’ordine è digitalizzazione. Ma tutto il tessuto del mondo del lavoro si deve dare una mossa
L’innovazione non è una scelta, ma un imperativo. Si può condensare così ciò che è emerso durante il XVIII Convegno nazionale dei Giovani Ance, dal titolo: “M4ttoni.0 – Digitalizziamo un antico e nobile mestiere”, dove sono state individuate le direttrici da seguire per dare nuovo slancio e competitività al settore.
Durante il Convegno è emerso che il settore delle costruzioni è il meno digitalizzato al mondo, ed è anche quello che fa registrare i più bassi investimenti in innovazione.
Ma, secondo i relatori (e non stentiamo a crederci) se da un lato alle imprese vengono richiesti livelli di organizzazione sempre più importanti, dall’altro lato si deve prima o poi fare i conti con la farraginosità della Pubblica amministrazione, certamente non adeguata ai tempi moderni.
La digitalizzazione delle imprese potrebbe portare vantaggi anche a coloro i quali operano nel settore della ristrutturazione, perché le moderne tecnologie, per esempio, possono fornire agli operatori indicazioni dettagliate sullo stato di salute degli edifici, e consentire quindi interventi mirati, oltre a generare una importantissima banca dati della situazione del patrimonio edilizio del nostro paese.