Il ricorso agli incentivi fiscali per interventi di recupero e riqualificazione energetica degli edifici aumenta sempre di più. Almeno secondo quanto emerge dai dati dell’Ance, che ha valutato il potenziamento e la proroga delle agevolazioni
Nel primo bimestre del 2014 i numeri hanno prodotto una crescita del 53,1% del giro d’affari collegato a tali attività, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dunque, il risultato di inizio anno rafforza la crescita del 42,7% registrata nel 2013 rispetto all’anno precedente: 916 milioni di euro a fronte dei 642 del 2012.
“La scelta di potenziare dal 36% al 50% la detrazione Irpef per le ristrutturazioni edilizie e dal 55% al 65% la detrazione per la riqualificazione energetica degli edifici, confermata nella legge di Stabilità – dicono gli analisti – sta dimostrando la sua efficacia in termini di incentivo allo sviluppo urbano e di traino per l’attività produttiva
Come previsto dal decreto legge n. 78/2010, banche e Poste Italiane spa, che ricevono i bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare delle detrazioni d’imposta per i suddetti interventi, operano all’atto dell’accredito dei pagamenti, la ritenuta del 4% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dai beneficiari.
Tenendo conto dell’ammontare delle ritenute a titolo di acconto, l’Ance segnala che il giro di affari collegabile agli incentivi fiscali risulta di 15,5 miliardi di euro nel 2011, di circa 16 miliardi di euro nel 2012, di 22,9 miliardi nel 2013 e di 5,6 miliardi nel primo bimestre dell’anno in corso.
(Fonte: storemat.it)