Cresme, ristrutturazione meglio del previsto

10/08/14

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La riqualificazione del patrimonio edilizio è il principale driver del mercato delle costruzioni. Aggiornato il Dossier Camera e Cresme sugli incentivi per la riqualificazione energetica e l’edilizia

Servizio Studi della Camera e Cresme hanno realizzato l’aggiornamento del Rapporto presentato lo scorso novembre sulla base di nuovi dati forniti da ministero dell’Economia e delle Finanze a partire dalle ritenute sui bonifici effettuate dalle banche, sulla stima dell’impatto economico delle detrazioni fiscali per il recupero e la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare.

Il Rapporto evidenzia che grazie agli incentivi fiscali del 65% e del 50%, nel 2013 sono stati realizzati interventi per 27,5 miliardi di euro (+40% sul 2012), di questi 23,5 derivano dagli investimenti in ristrutturazioni (con sgravio al 50%) e circa 4 da investimenti per la riqualificazione energetica (con sgravio 65%). Un dato eccezionale considerando che le stime del Cresme dello scorso novembre parlavano di investimenti per 19 miliardi di euro a fine 2013.

Per il 2014 si prevedono investimenti per 33 miliardi da parte delle famiglie. Sono cifre importanti che valgono il due per cento del Pil. L’ulteriore incremento del 20% dei lavori attivati nel 2013, sia per il recupero edilizio che per l’efficienza energetica è in gran parte legato all’approssimarsi della scadenza della aliquota più vantaggiosa. Ricordiamo infatti che il decreto Ecobonus (Dl 63/2013) e la legge di stabilità 2014 hanno spinto gli investimenti delle famiglie, alzando dal 55% al 65% la detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica e allargando gli sgravi del 65% alla prevenzione antisismica. Nel 2015 la detrazione scenderà al 50%. Inoltre per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio si è passati dalla detrazione dal 36% al 50%, innalzando il limite di spesa massima agevolabile da 48.000 a 96.000 euro per unità immobiliare e allargandola anche all’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore alla A/A+, per un importo massimo complessivo non superiore a 10.000 euro. Nel 2015 la detrazione passerà al 40%.

I dati del Cresme evidenziano che dal 2006, anno di picco del ciclo immobiliare del primo decennio degli anni 2000, il peso della riqualificazione sul mercato delle costruzioni sarebbe cresciuto di 11,5 punti percentuali passando dal 55,4% della produzione totale al 66.9%.

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