Mentre la nostra economia un giorno scende e un giorno sale, mentre il clima di incertezza non accenna a rischiararsi, i dati degli ultimi sei anni ci ricordano ancora una volta la nostra situazione
Non ci resta che aggrapparci a qualche frase celebre dopo i risultati della Ricerca prodotta dal centro Studi di Impresa Lavoro: le produzione nel nostro settore negli ultimi sei anni è scesa del 32,2% e, in un’Europa a 28 stati, abbiamo fatto “meglio” solo di Slovenia, Cipro, Portogallo e Grecia. Per avere un’idea, la Francia ha perso il 12,9%, la Spagna solo il 3,2%.
Chi se la ride sono paesi ovviamente più solidi sotto tutti i punti di vista: Germania (+7,6%), Regno Unito (+11,3%), addirittura anche l’Irlanda con uno strepitoso +25,1%.
La crisi della produzione ha ovviamente messo in ginocchio anche il mercato del lavoro: le nostre imprese hanno lavorato il 28,6% in meno delle ore (sempre rispetto al 2010). Del resto, se pensiamo che i permessi di costruire hanno fatto registrare una flessione del 65,7%, è anche più semplice comprendere come sia dura e perigliosa la strada che, ce lo auguriamo, riporterà il mercato dell’edilizia a valori un po’ più accettabili.