Sono circa 3,8 i milioni di tonnellate prodotti dal nostro paese fra il 1945 e il 1992. Un triste primato europeo cui si cerca da anni di intervenire con le dovute opere di bonifica e del relativo smaltimento, senza però eccessivo successo.
Il problema esiste e non è di poco conto, vista la pericolosità di un materiale che ha causato moltissime vittime.
La nuova proposta è quella di utilizzare la leva fiscale, visto che in genere funziona, e incentivare quindi gli interventi di bonifica con un credito d’imposta simile a quelle per le ristrutturazioni, con decorrenza dal 1° gennaio 2018, che potrà essere utilizzato sia dai privati, sia dalle imprese per le sedi delle loro attività produttive (capannoni, uffici). Probabilmente la detrazione arriverà fino al 75%.